6° Edizione Premio Carbone 2021

 

6° CONCORSO FOTOGRAFICO “PREMIO MARIO CARBONE”
“FOTO RACCONTI DI UNA PANDEMIA.”

L’Ass.ne Movendo Lux, e l’Amm.ne Comunale di S. Sosti (CS) organizzano il 6° concorso fotografico “Premio Mario Carbone”

Il tema del concorso è: “ L’Italia con le sue città, le sue province, i suoi borghi nel periodo del coronavirus.”  ed è aperto a tutti, maggiorenni e minorenni appartenenti all’Unione Europea
La giuria, composta da tecnici e professionisti del mondo dell’arte, della fotografia e della cultura nazionale
potrà escludere le opere non conformi ai requisiti previsti dal regolamento composto da n° 8 articoli
Per qualsiasi informazione scrivere a movendolux@libero.it

Il contest avrà luogo fino al 15/11/21, la cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in modalità telematica (videoconferenza) in ragione dell’attuale emergenza pandemica.

Le opere ritenute idonee a concorrere al concorso saranno esposte in una mostra online sulla pagina facebook dedicata al Premio Mario Carbone.

Per il regolamento, la scheda d’iscrizione e la liberatoria fare clic sul relativo pulsante

regolamento

Locandina concorso carbone


Stampe in edizione unica e speciale

L’Archivio fotografico Mario Carbone, in occasione dei suoi 25 anni di vita ha deciso insieme al Maestro di offrire 2 foto storiche:
l’ Occhialaro e Lucania 60.
Si tratta di un edizione unica e speciale, edita dall’archivio.
Entrambe le stampe sono a tiratura limitata di 50 e 30 esemplari firmati dal Maestro.

L’OCCHIALARO
Immagine scattata a Trastevere nel 1955, narra di una professione ormai scomparsa, il riparatore ambulante di occhiali.
Stampata da Mario Carbone nel 2018 per celebrare gli 80 anni di carriera
Descrizione tecnica
Dimensione cm 30×40
Tiratura unica di 50 esemplari su carta Fineart
Firmate a fronte con timbro a secco dell’autore
Firma a penna dell’ Autore sul retro, più timbro dell’ Archivio
Edizione Archivio Fotografico Mario Carbone Roma 2018
Lucania 60 - Ritorno dai campi

LUCANIA 1960
La vita come un viaggio, un avventura, un pellegrinaggio nella processione di uomini e cavalli.
Edita nel Aprile 2020 per celebrare il 60 Anniversario del viaggio in Lucania con Carlo Levi.
Descrizione tecnica
Dimensione cm 40×30
Tiratura unica di 30 esemplari su carta Fineart
Firmate a fronte con timbro a secco dell’autore
Firma a penna sul retro più timbro dell’Archivio

Edizione Archivio Fotografico Mario Carbone Roma 2021

Tel +39 3389884375
Archivio Fotografico Mario Carbone

The Mario Carbone photographic archive on the occasion of his 25 years of life decided together with the Maestro to offer 2 historical photos:

the Occhialaro and Lucania 60

This is a unique and special edition, published by the archive. Both prints are limited editions of 50 and 30 copies signed by the Maestro.

1956 Trastevere Ripara occhialis55_small

THE OCCHIALARO Image taken in Trastevere in 1955 tells us about a profession that has now disappeared: the peddler of glasses.
Printed by Mario Carbone in 2018 to celebrate 80 years of career Technical description Size 30×40 cm Unique edition of 50 copies on Fineart paper:
Signed on the front with the author’s dry stamp Signature in pen of the Author on the back, plus stamp of the Archive Mario Carbone Rome 2018
Photographic Archive Edition

Lucania 60 - Ritorno dai campi

LUCANIA 1960 Life as a journey, an adventure, a pilgrimage in the procession of men and horses. Published in April 2020 to celebrate the 60th anniversary of the trip to Lucania with Carlo Levi.

Technical description Size 40×30 cm Unique edition of 30 on Fineart paper Signed on the front with the author’s dry stamp Signature in pen on the back plus stamp of the Archive Mario Carbone Rome 2020

Contacts: info@archiviomariocarbone.com Tel +393389884375 Mario Carbone Stock Photo


Mario Carbone, fotografo e documentarista

Mario Carbone, fotografo e documentarista, nato a San Sosti nel 1924, ha appreso giovanissimo il mestiere di fotografo, dal ritocco alla stampa, dalle foto-tessera ai ritratti,
svolgendo un lungo apprendistato nel laboratorio fotografico a Cosenza. Nei suoi viaggi a Milano, Roma ha vissuto da protagonista gli anni del secondo dopo guerra, della rivoluzione industriale, del benessere e della povertà, dell’arte contemporanea, documentandoli in innumerevoli opere, in
una storia che parla per immagini.
Anche in un periodo come quello attuale avrebbe saputo cogliere gli aspetti più profondi di questa esperienza di crisi dovuta al corona virus…
Seguite le sue immagini anche sul suo sito:
http://www.archiviomariocarbone.com/opere2-it.php

V° Concorso Fotografico – Premio Mario Carbone

Sabato 14 settembre 2019,
PREMIAZIONE DEL 5° “PREMIO MARIO CARBONE”
L’associazione Movendo Lux, organizzatrice del Premio,
vi invita alla Premiazione e alla Collettiva delle opere in concorso

il termine per inviare i vostri lavori è fissato entro le ore 24:00 del 31 luglio 2019

L’associazione Movendo Lux e l’Amministrazione Comunale di San Sosti (CS) organizzano
il V° concorso fotografico “Premio Mario Carbone”: Matera senza confini
Il tema di quest’anno riguarda tutti i borghi più incantevoli ed unici del mondo, ognuno con la sua particolarità, ognuno con la sua storia. Attraverso la fotografia si possono raccontare e rappresentare i momenti di vita che hanno attraversato questi luoghi, i sentimenti e le speranze delle persone che ci hanno vissuto e lavorato con un unico desiderio: essere autori della propria storia. Il tema del 5° Premio Carbone permette ai partecipanti di presentare non solo opere direttamente correlate alla vita della città dei Sassi ma che condividano la stessa voglia di riscatto culturale, sociale ed economico…

14 sett 2014 concorso fotografico _Premio Mario Carbone_.

Il concorso è aperto a tutti, maggiorenni e minorenni appartenenti all’Unione Europea. Per qualsiasi informazione scrivere a movendolux@libero.it

Le opere che la Giuria riterrà idonee a concorrere al premio saranno esposte al pubblico in una mostra allestita in loco.Il Vincitore sarà premiato dal Maestro Mario Carbone alla presenza di numerosi ospiti del mondo della cultura, della politica e della fotografia.

Per il regolamento, la scheda d’iscrizione e la liberatoria fare clic sul relativo pulsante

regolamento

likdownoald Word


IV° Concorso Fotografico – Premio Mario Carbone

il termine per inviare i vostri lavori al  IV° Concorso Fotografico – Premio Mario Carbone
è stato Prorogato fino alle ore 23.59 del 3 ottobre 2018

L’associazione Movendo Lux e l’Amministrazione Comunale di San Sosti (CS) organizzano
il IV° concorso fotografico “Premio Mario Carbone”: La rappresentazione umana nella fotografia di strada.
Il concorso è aperto a tutti, maggiorenni e minorenni appartenenti all’Unione Europea.
Per qualsiasi informazione scrivere a movendolux@libero.it

Le iscrizioni terminano il 30 settembre 2018. La cerimonia di premiazione dei vincitori è fissata per il 4 novembre 2018 nella sala convegni della Clinica San Giuseppe, località Pettoruto, San Sosti (CS). Le opere che la Giuria riterrà idonee a concorrere al primo premio saranno esposte al pubblico in una mostra allestita in loco. Il Vincitore sarà premiato dal Maestro Mario Carbone alla presenza di numerosi ospiti del mondo della cultura, della politica e della fotografia.

Per il regolamento, la scheda d’iscrizione e la liberatoria fare clic sul relativo pulsante

regolamento
likdownoald Word


Firenze, novembre ’66, di Mario Carbone copia restaurata dalla Cineteca Bologna

Firenze, novembre ’66, di Mario Carbone, (Italia 1966, 24’) copia restaurata dal laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2016

La Compagnia, Casa del Cinema della Toscana, dedicherà venerdì 4 novembre una giornata di proiezioni. Si inizia alle 15.30 con la proiezione del video 241 Chilometri al mare, di Tobia Pescia, un progetto di Unicoop Firenze che si compone di “Storie e vite di fiume”. Alle 18.30 anteprima del film di Enrico Pacciani, Dopo l’Alluvione. L’opera va ad indagare su come la catastrofe abbia trasformato la città e le persone arrivate da tutto il mondo per salvare le sue opere d’arte, ponendo sfide che ancora oggi restano aperte.

Alle 21.00, in collaborazione con Festival dei Popoli, l’atteso film di Mario Carbone, Firenze, novembre ’66, (Italia 1966, 24’) copia restaurata dal laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2016, incentrato sui problemi, le realtà culturali, sociali ed umane all’indomani della sciagura a Firenze, una struggente testimonianza in tempo reale dei soccorsi.


III° Concorso Fotografico – Premio Mario Carbone

III° Concorso Fotografico – Premio Mario Carbone

L’associazione Movendo Lux e l’Amministrazione Comunale di San Sosti (CS) organizzano il terzo concorso fotografico “Premio Mario Carbone” : La fotografia: binomio d’ istinto ed emozioni. Il concorso è aperto a tutti, maggiorenni e minorenni appartenenti all’Unione Europea. La giuria, composta
da tecnici e professionisti del mondo dell’arte, della fotografia e della cultura, avrà la facoltà di escludere le opere non conformi ai requisiti previsti dal presente regolamento composto da n° 8 articoli. Per qualsiasi informazione scrivere a movendolux@libero.it

Il contest si svolgerà dal 08/09/2016 al 23/10/2016 (prorogato fino al 23 otobre 2016). La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in data 10 dicembre 2016 presso la sala convegni della Clinica San Giuseppe sita in località Pettoruto, San Sosti (CS). Le opere che la Giuria riterrà idonee a concorrere al primo premio saranno esposte al pubblico in una mostra allestita in loco. Il Vincitore sarà premiato dal Maestro Mario Carbone alla presenza di numerosi ospiti del mondo della cultura, della politica e della fotografia.



Biografia

Nato San Sosti (Cosenza) nel 1924, Mario Carbone apprende giovanissimo il mestiere di fotografo – dal ritocco alla stampa, dalle foto-tessera ai ritratti degli sposini, svolgendo un lungo apprendistato (che passa dal laboratorio fotografico dello zio a Cosenza a vari studi fotografici a Napoli e a Milano dove lavora nello studio di Elio Luxardo. Dopo una breve esperienza come fotografo di scena nel film “I pompieri di Viggiù di Mario Mattoli del 1949, Carbone capisce che può già svolgere, grazie alla conoscenze tecniche acquisite negli anni precedenti, l’attività di direttore della fotografia. “Illuminare la scena scegliere l’inquadratura giusta era un lavoro che già io sapevo fare”.) . Nel 1955 si trasferisce a Roma e inizia la sua attività in ambito cinematografica come operatore, direttore della fotografia e quindi regista di documentari. Per molti anni continua comunque a collaborare con altri registi di non fiction, fra cui Libero Bizzarri, Romano Scavolini e Raffaele Andreassi. Per quest’ultimo cura la fotografia de I vecchi (1959), conquistando così il suo primo Nastro d’Argento.

Con una propria cinepresa, decide di filmare le manifestazioni politiche e sociali: un’attività quasi volontaria, che prosegue per tutti gli anni sessanta, anche grazie al rapporto che si stabilisce con la Unitelefilm, la società di produzione promossa dal Partito Comunista Italiano. Nel corso del decennio, racconta le lotte operaie alla Zanussi (Uomini nella fabbrica, 1964), l’occupazione delle terre a Melissa, in Calabria (Sedici anni dopo, 1967), la condizione del lavoro contadino (Dove la terra è nera 1966), nonché la rivolta degli studenti alla facoltà di architettura di Roma nel fatidico 1968.
Oltre che per i documentari di impronta neorealistica, Carbone si fa notare per il linguaggio moderno, da inchiesta giornalistica, dei suoi corti, che affrontano un ampio spettro di tematiche sociali: handicap e malattia (Anche noi parliamo, 1967; Alla fine dell’arcobaleno, 1968), barriere architettoniche urbane (La città ci è nemica, 1962), conflitti generazionali e nuove mode giovanili (Il muro dei giovani, 1961; Capelli fuori legge, 1962; Mini show, 1963).

Nel 1964 vince il Nastro d’Argento con un documentario sull’abbandono delle terre feudali da parte della nobiltà calabrese (Stemmati di Calabria). Lo stesso anno parte per l’India, dove realizza con Giuseppe Ferrara due film prodotti dall’Eni, cogliendo l’occasione per fotografare scene di vita quotidiana nelle grandi città (Calcutta, Bombay, Madras, New Delhi), ma anche in villaggi sperduti. Alcune di queste foto, sono state riproposte nella mostra e nel volume “Paralleli. India-Italia anni Sessanta” (Gangemi, 2006).
Nel 1967, conquista il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia con Firenze, novembre 1966, folgorante testimonianza in bianco e nero sulla drammatica alluvione, confezionato con testi di Vasco Pratolini letti da Giorgio Albertazzi. Come altri documentaristi della sua generazione, Carbone ha coltivato la passione per un cinema capace di eleggere a soggetto l’attualità sociale e civile, ma anche quella culturale: l’arte, la letteratura, la musica e il teatro.

Già nel 1960, Carlo Levi gli chiede di accompagnarlo in un viaggio in Lucania per documentare fotograficamente i luoghi del suo Cristo si è fermato a Eboli. Carbone scatta circa quattrocento foto, alcune delle quali confluiranno poi nel libro ”Viaggio in Lucania con Levi” (1980) e nel documentario dedicato allo scrittore-pittore, Omaggio a Carlo Levi (1983). Sempre nel 1960 sceglie Franco Angeli -uno degli artisti della cosiddetta scuola di Piazza del Popolo, con il quale all’epoca Carbone divide lo studio, come soggetto e protagonista del suo primo cortometraggio: Inquietudine.

Proprio grazie a questo a lavoro di docu-fiction, Cesare Zavattini lo invita a collaborare, in qualità di operatore e regista, al film-inchiesta, a più mani, I Misteri di Roma (1963), in cui quindici giovani autori raccontano la vita di una città travolta dall’esplosione demografica e dal boom economico. Si moltiplicano i documentari dedicati agli artisti, grazie al rapporto personale che Carbone stringe con alcuni di coloro che a Roma gravitano fra via Margutta e Piazza del Popolo (Renzo Vespignani, Antonietta Raphaël Mafai, Titina Maselli, Tano Festa) e grazie anche all’impegno di sua moglie, Elisa Magri, che fra gli anni Sessanta e Settanta, dirige la galleria d’arte Ciak.

Con una casa di produzione fondata ad hoc, la DARC, Carbone realizza serie divulgative destinate alle scuole (Attraverso l’arte moderna, 1979), programmi per la tv (Astisti allo specchio, a cui partecipano maestri di generazioni e scuole diverse: da Enrico Baj a Mimmo Paladino, da Carla Accardi a Mario Schifano), ma anche documentari legati a singoli eventi artistici.
Nel 1970, si reca a Milano dove, in occasione del decennale della costituzione del Nouveau Réalisme, diversi esponenti del gruppo -fra cui Christo, Mimmo Rotella, Niki de Saint-Phalle, Cesàr, Arman, Spoerri, Jean Tinguely e il critico Pierre Restany- si esibiscono in una serie di performance, destinate a sovrapporsi a un corteo di operai, come Carbone sceglie di sottolineare. In questi lavori, non rinuncia mai a scattare qualche foto, riuscendo talvolta a eseguire, nell’ambito di un unico progetto, un duplice lavoro di documentazione foto-cinematografica. E’ quanto accadde nel 1977, in occasione delle Settimana internazionale della Performance alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, dove con entrambi i media segue, fra gli altri, gli interventi di Marina Abramović e Ulay, Vincenzo Agnetti, Luca Patella, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Vettor Pisani.
Nel corso degli anni Novanta, con la fine di Astisti allo specchio e quando ormai l’elettronica sostituisce definitivamente il cinema documentario, Carbone è costretto a chiudere la sua casa di produzione e a disfarsi delle sue preziose macchine da presa e moviole.

Anche se negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche e gli eventi espositivi legati al lavoro di Mario Carbone, il suo straordinario archivio foto-cinematografico attende tutt’ora di essere adeguatamente valorizzato in maniera organica.


Documentario “Mario Carbone, il fotografo con la macchina da presa”

MARIO CARBONE - Il fotografo con la macchina da presaSINOSSI
Nel contesto della storia politica, sociale, culturale e artistica italiana dalla fine degli anni Cinquanta in poi, il documentario si sviluppa attraverso il punto di vista di Mario Carbone, fotografo e documentarista che ne è stato testimone e ha fatto dell’osservazione diretta la sua professione. Dal viaggio con Carlo Levi in Lucania nel 1960 alle prime immagini dell’alluvione di Firenze del 1966, dal terremoto del Belice del 1968 alla manifestazione studentesca di Valle Giulia, Mario Carbone opera con la macchina da presa e con quella fotografica in quello che egli stesso definisce “un modo intuitivo, spontaneo e non meditato”.
Ha vissuto da protagonista gli anni del secondo dopo guerra, della rivoluzione industriale, del benessere e della povertà, dell’arte contemporanea, documentandoli in innumerevoli opere, in una storia che parla per immagini. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con importanti esponenti del mondo letterario e cinematografico italiano come Carlo Levi, Vasco Pratolini, Mario Soldati, Cesare Zavattini, Cecilia Mangini, Luigi Di Gianni, Giuseppe Ferrara e Libero Bizzarri.
Dagli anni 50 in poi è stato a stretto contatto con i rappresentanti del movimento artistico della “Scuola di Piazza del Popolo”, documentando le opere di artisti quali Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, e poi di Mimmo Rotella e Aldo Turchiaro.
La sua ricerca si è sempre rivolta verso gli uomini semplici, i contadini, i vecchi e i bambini e non è mai venuto meno al suo ruolo specifico di documentarista sia con l’uso della macchina fotografica che con la cinepresa. Questo documentario intende raccogliere e rendere note testimonianze e dettagli da lui raccolti – con “la nota ma non sufficientemente celebrata attività di documentarista – che rappresentano una parte importante del patrimonio storico e culturale calabrese e del meridione in generale, così vicino e così dimenticato.

Genere: documentario biografico
Autore: Giuseppe D’Addino
Durata: 55′, Formato: 16:9, 1080/25P, Anno: 2012
Counsulenza: Silvia Lelli, antropologa
Metodologia: La metodologia è etnografica: niente troupe, spesso un solo operatore/regista, un consulente, nessuna manipolazione dei contesti e delle riprese: una telecamera non invasiva che interagisce, ammessa entro confini sottili tra il pubblico e il privato. Ne risulta una documentazione antropologica, psicologica, artistica che favorisce la riflessione sull’importanza dell’opera del soggetto ripercorsa attraverso il racconto in prima persona.
Oltre al materiale video attuale verrà utilizzato anche l’ingente collezione video-fotografica dell’archivio Mario Carbone, dell’Aamod (Archivio Audiovisivo Movimento Operaio) e il materiale d’archivio di altre case di produzione operanti dagli anni 50’ in poi.

Con la partecipazione di:
Blasco Giurato, direttore della fotografia
Cecilia Mangini, fotografa e documentarista
Elisa Magri, moglie di Mario ed esperta d’arte
Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria
Gianfranco Arciero, docente di Storia e tecniche della fotografia, Univ. Roma Tre (DAMS)
Giuseppe Ferrara, regista e critico cinematografico
Giuseppe Salerno, critico d’arte
Paola Scremin, critica cinematografica
Silvia Lelli, docente di Antropologia presso l’Università di Firenze